A cura della Dott.ssa M. G. Fava
La dieta mediterranea è ormai stimata a livello mondiale come il regime dietetico più salutare, adottata negli schemi nutrizionali controllati nella prevenzione di molte patologie, come patologie neuro-degenerative, oncologiche e per facilitare l’allungamento della longevità. L’aspetto predominante è dato dall’uso peculiare del condimento a base di olio di oliva, spesso frutto di attività di frantoio locale o cooperative regionali. Molti studi epidemiologici che studiano il life-style e i fattori dietetico-alimentari come fattori di aumentato rischio ad esposizione verso alcune patologie hanno ormai accettato ampiamente nelle loro conclusioni che l’olio di oliva, specie evo, permette un miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza, grazie ad una controllata dieta, per la presenza di polifenoli che possiedono molte proprietà biofarmacologiche positive.
Nel maggio del 2018, un pannel di esperti internazionali in Spagna concretizzava queste considerazioni frammentarie, discutendo su recenti ritrovati scientifici basati sulle proprietà farmacologiche dell’olio di oliva e in particolare evo, arrivando ad incoronarlo condimento di scelta che permette di conciliare una gastronomia sostenibile con la cura della salute.
In particolare il meeting definiva alcune considerazioni:
- la dieta mediterranea è un eccellente modello alimentare e l’olio d’oliva evo dà la caratterizzazione proprio al modello di dieta mediterranea classico, senza cui non rappresenterebbe il pattern dietetico prescelto a scopo salutare;
- uno dei problemi sociali sanitari pandemici è influenzato dal tasso di obesità sempre più diffusa, e invece il consumo di olio evo in modo costante e moderato è associato a ridotti indici di massa grassa o bmi;
- l’ipertensione è uno dei maggiori fattori di rischio cardiovascolari mondiali e l’uso di olio evo ne riduce i livelli della pa ematica e previene dagli insulti della malattia ipertensiva e permette pure di ridurre i costi della spesa sanitaria per i danni di tale patologia;
- diversi studi epidemiologici ormai sono concordanti sulla sostenibilità della dieta mediterranea per prevenire gli effetti collaterali durante i trattamenti neoplastici, agendo come chemioprevenzione alimentare;
- molti studi confermano anche l’effetto anti-infiammatorio e immunomodulatore dell’olio evo e l’azione positiva di alcuni biocomponenti in molte patologie autoimmunitarie.
L’unico punto da chiarire è la possibile correlazione con il rischio di inquinamento chimico ambientale. A tal proposito, l’approccio controllato e il management modulato dei pesticidi per dosi e esposizioni è ormai dettato dal programma europeo sin dal 2015 e può facilitare la coltivazione senza incorrere in problematiche di inquinamento.
La produzione di olio oliva occupa una grossa fetta dell’economia agricola europea con un ricavato che supera i 7000 milioni di euro ogni anno e la domanda da parte dei Paesi non produttori sta aumentando tanto poter stimare un aumento della produzione superiore al 45% nel 2026, rispetto a quella attuale.
Un aspetto molto interessante è l’azione biodinamica dell’olio evo che esercita un processo tipo esercizio-mimetico sul muscolo scheletrico, valutato su diversi studi. La dieta con olio evo, dunque, influenzerebbe il metabolismo muscolare e la resistenza muscolare grazie all’incremento dell’accumulo di molecole energetiche positive nel muscolo.
Sotto il profilo eminentemente tecnico, l’olio di oliva specie evo promuove l’accumulo di imtg e il metabolismo ossidativo del muscolo, modificando in meglio le proprietà muscolari e permettendo un utilizzo delle riserve lipidiche, e stimolando lo sviluppo delle capacita’ di resistenza muscolare durante la corsa. Ebbene, la riserva di imtg gioca un ruolo-chiave come substrato energetico nella performance di resistenza.
In generale, può dirsi che consumare olio di oliva evo aiuta a regolarizzare la distribuzione energetica cellulare nell’arco della prestazione muscolare e dell’attività motoria, in particolare durante una prestazione sportiva.
L’alimentazione sana è pertanto un elemento integrante stesso dell’allenamento dello sportivo da non sottovalutare e serve per apportare il corretto introito energetico che possa reintegrare energie spese durante sforzo fisico e muscolare, usando macronutrienti essenziali, che non vanno a danneggiare i cicli cellulari nè a causare altri squilibri. Così “lavora” l’ olio oliva, che non altera nemmeno il metabolismo glicidico e non favorisce la resistenza insulinemica. L’olio evo, condimento per eccellenza della dieta mediterranea, ricco di nobili composti e dalle proprietà farmacologiche bioattive per il mantenimento della perfetta omeostasi metabolica-nutrizionale del nostro organismo, specie negli sportivi sia a livello amatoriale che professionale, permette di disporre di elevati livelli energetici ecosostenibili e pronti all’uso, adatto negli sport di durata e resistenza come corsa e ciclismo.
Sarebbe, anzi, raccomandabile il consumo di una bella fetta di pane casereccio, con olio evo spalmato a crudo, anche nelle pause di allenamento o nelle competizioni agonistiche onde fruire delle molecole utili senza denaturarle o alterarle ed usare pure l’azione antiossidante di vitamina E e di polifenoli contro i radicali liberi che si sviluppano durante l’attività sportiva intensa.
Sport e alimentazione sana vanno al pari passo o meglio corrono insieme!