L’OLIO D’ OLIVA NEI PRODOTTI DI IGIENE E NELLE MISCELE DI BELLEZZA: L’ANTICO SAPONE BIO-VEGETALE
La Cultura della Pulizia, dell’Igiene della persona, ma anche della biancheria e della casa , ma specie del proprio corpo, era già parte del bagaglio culturale e del retaggio antropologico del curarsi del Bene-Salute in epoca passata, concetto diffuso sia nelle case delle massaie dalla numerosa prole che nelle faccende delle domestiche delle case signorili che si dedicavano ai servizi delle classi nobiliari o dell’alta borghesia, specie con la pratica del bagno settimanale per i signori e signore dell’abitato a cui erano state assegnate. Queste si tramandavano un “elenco non scritto” di trucchi del mestiere nell’apprestarsi alle pulizie, o per ottenere un migliore sbiancamento delle lenzuola o per meglio attendere ai tecnicismi del lavaggio settimanale dei padroni o ancora per preparare la biancheria nell’esposizione del corredo, confidando soprattutto nell’aiuto dell’arte della saponificazione e nella bontà del prodotto venduto negli antichi oleifici di un tempo.
Le creme ed unguenti di bellezza e i saponi bio-vegetali nulla infatti avevano a che fare con gli attuali sofisticati prodotti artificiali continuamente sperimentati dalle moderne case cosmetologiche, ma venivano creati con parsimoniosa arte biochimica, mischiando prodotti naturali e procedendo nella loro composizione in laboratori spesso allestiti in un habitat naturale, coinvolgendo un gruppetto di congiunte o amiche che per l’occasione sfoderavano le loro capacità di farmacologhe provette in formule ormai empiricamente approvate sul piano dell’efficacia e sicurezza, che impreziosivano con particolari pozioni ed essenze come si trattasse di magici segreti.
Il bisogno di igiene era perseguito quindi anche nel passato, però doveva conciliarsi spesso con le situazioni atmosferiche, con i ritmi stagionali e con la disponibilità di braccia e di risorse materiali, che spesso derivavano proprio dal riciclo di prodotti naturali. L’attenzione periodica alla pulizia si poteva fondere con avventure eroiche o con prove di resistenza fisica quando oltre al corpo doveva essere lavata la biancheria, o ripulite le lenzuola settimanali o ancora doveva essere rispolverato il famoso baule del corredo in vista di un matrimonio per essere mostrato alla famiglia del pretendente ereditiero.
Anche l’antica usanza del bagno settimanale fatto nella tinozza per i più bassi popolani o nel bagno delle case signorili già dotate di confort architettonici rispetto agli alloggi inferiori richiedeva un fase di preparazione e di soddisfazione degli anfratti corporei, il sui successo dipendeva da un elemento distintivo e comunque sempre caratterizzante ogni pratica igienica, il Sapone, fatto in casa o prodotto negli oleifici, comprato sul miglior mercato dell’epoca, magari profumato o arricchito di qualche essenza floreale, ma comunque ricavato dalle rimanenze delle miscele olearie.
Infatti quel sapone prodotto con gli scarti o le rimanenze dell’estrazione dell’olio di oliva permetteva di avere non solo un prodotto altamente igienizzante e sgrassante, ma lasciava sul corpo oltre al perlato biancore della strofinatura cutanea, una leggera idratazione che rappresentava già essa stessa un elemento di arricchimento essenziale della pelle, che poteva poi essere enfatizzato con la frizione e il massaggio di altri unguenti ricavati dagli stessi olii vegetali.
Il vero sapone fatto con metodologia naturale infatti prevedeva come ingrediente principale l’olio di oliva e veniva talora profumato ed era davvero ecocompatibile; infatti veniva usata come altro elemento nella miscela di saponificazione la lisciva, piuttosto che la soda caustica meno maneggevole e di natura più pericolosa.
Le donne raccoglievano nei casolari o nei forni o nei camini delle case il residuo di ceneri ricavate o dalla combustione delle stufe/camino o del forno e queste ceneri venivano prima setacciate per eliminare le impurità e poi opportunamente preparate in un pentolone spesso di rame colmo di acqua bollente e tenute per ore, riversandole poi dentro un recipiente bucato sul fondo, dove erano stati opportunamente preparati i panni e le lenzuola da lavare. Chi non disponeva nella sua casa di una stanza per la lavanderia, spesso si recava al fiume o al torrente ed eseguiva lì sul campo queste stesse operazioni.
Alla lisciva, si aggiungeva un po’ di olio di oliva e un po’ di amido, mentre si preparavano a parte i pezzi di sapone solido, all’aperto, con la collaborazione delle amiche o delle parenti e sorrette dalle forze propulsive e meccaniche della corrente d’acqua delle fiumare che mimavano le fasi di lavaggio e prelavaggio delle moderne lavatrici.
Spesso in queste uscite, si preparava il sapone solido, mescolando la “lisciva” sostanza aggregante come la soda caustica, nel rapporto di una parte di cenere ogni cinque di acqua, ottenendo dopo un processo di purificazione un composto che veniva unito all’ olio oliva e a delle essenze; la soluzione ottenuta in un grosso pentolone si addensava fino al punto di costituire un composto denso a cui poi veniva dato forma più disparata, di solito suddividendolo in grossi cubetti.
Si preparava così il Sapone Vegetale Bio-Compatibile e Anallergico, efficace per la sua formula chimica, a costo contenuto ed ottenuto davvero con prodotti di riciclo; poi nei vari empori o oleifici produttori, spesso per distinguere il prodotto finito si procedeva ad arricchire il sapone con un olio essenziale profumato o una essenza, e qui i profumi di lavanda, gelsomino o arancio spiccavano nell’aria ed inebriavano di odori le stanze adibite all’utilizzo del prodotto cosmetologico-artigianale.
Le proprietà idratanti e rigeneranti, oltre che igieniche, del sapone a base di olio di oliva senza dubbio sono da correlarsi alla ricchezza di varie sostanze essenziali e vitamine presenti nello stesso componente.
Infatti, si deve ricordare che oltre ad antiossidanti , come gli acidi grassi monoinsaturi ed acido oleico e i polifenoli, l’olio di oliva è ricco di Vitamina E, una potente sostanza antiossidante con diverse proprietà biochimiche. La vitamina E possiede anche azione vasodilatatrice ed antitrombotica e trofica sulla stabilizzazione delle pareti vascolari e dei capillari, ma nell’olio oliva EVO è contenuto pure Ferro, Zinco, Rame, Selenio ed inoltre un’altra importante vitamina, la Vitamina A.
La Vitamina E o tocoferolo è una vitamina liposolubile, accumulata nel fegato e rilasciata in base alle necessità dell’organismo, con funzioni anti-tumorali, antiossidanti, che protegge dai danni dell’inquinamento atmosferico e del fumo e dai radicali liberi, promuovendo il rinnovamento cellulare; ha anche un’azione anticoagulante. Interviene in diversi processi cellulari e biochimici, ma a livello cosmetologico ha un’azione anti-radicali liberi, contro l’invecchiamento e la formazione delle rughe cutanee. Infatti la vitamina E previene l’ossidazione della cute e può essere aggiunta, oltre la quota naturale, alle miscele di emulsionanti per le creme viso, poiché aiuta a combattere la labilità delle membrane cellulari della pelle mantenendole integre, manifestando azione antirughe, idratante e lenitiva contro eczemi ed aree cutanee distrofiche; in questo senso possiede anche una lieve azione antinfiammatoria naturale contro eritemi, arrossamenti, scottature, migliorando la idratazione e l’elasticità della cute stessa.
L’altra vitamina presente nell’olio d’oliva è la Vitamina A, che svolge a livello cutaneo un’azione di protezione contro radicali liberi, promuovendo il rinnovamento cellulare, nel suo ruolo di vera alleata della pelle.
Essendo anch’essa una vitamina liposolubile, si trova quindi anche nell’olio d’oliva EVO.I retinoidi infatti hanno azione anti-degenerativa contro i radicali liberi , mantenendo sana cute, capelli, mucose, e dimostrandosi utili come prodotto coadiuvante nel trattamento di acne, foruncoli, dermatiti ed ulcere cutanee specie causate da patologie auto-infiammatorie. Inoltre, la vitamina A possiede azione sebo-regolatrice e previene i danni da agenti ambientali come i raggi UV; aiuta inoltre la riepitelizzazione e la ricostituzione dei nuovi strati cutanei e la ricostruzione delle zone lesionate da cicatrici. Ha un effetto rigenerante e levigante su rughe e macchie o discromie cutanee. Infatti, si dice comunemente che una dieta carente di tale sostanza si vede a “fior di pelle”, cioè si evidenzia per la presenza di una cute spenta, rugosa e secca, avendo la vitamina A un’influenza sul metabolismo fisiologico della cute, regolandone la permeabilità e l’elasticità delle cellule e proteggendole dalle sostanze nocive; mentre una pelle ricca di vitamina A è visibilmente più morbida, liscia, giovanile ed elastica.
Si comprende quindi come alcuni segreti cosmetologici e di salvaguardia della salute della pelle dei nostri antenati fossero anche merito dell’uso appropriato di un buon prodotto coadiuvante l’igiene e la bellezza estetica naturale, come appunto il semplice ma intramontabile e ormai prezioso sapone bio-vegetale fatto proprio con la miscela di olio d’oliva.
Dott.ssa Maria Giovanna Fava